L’Asilo dispone di uno spazio interno molto luminoso di 220 mq e un giardino esterno di 130 mq.
Lo spazio interno comprende le aule per l’attività, le aule del sonno, la cucina interna, la lavanderia, gli spogliatoi del personale, l’ufficio e sala per il pediatra.
Si è prestata particolare attenzione al rapporto area della struttura e spazio minimo per bambino, per il quale si è seguita rigorosamente la normativa vigente ed altrettanta attenzione è stata riservata all’organizzazione e alla suddivisione degli spazi, all’arredo, al materiale didattico.
Si è deciso di suddividere le aule dell’attività in vari centri d’interesse, che sono:
Angolo di motricità e gioco;
Angolo di lavoro creativo;
Angolo di drammatizzazione e della fiaba;
Angolo morbido.

 
Al Nido il bambino sperimenterà attività quotidiane o “routine” che rivestono un ruolo molto importante perché agevolano l’acquisizione di determinate abitudini e l’interiorizzazione di un ritmo quotidiano che rappresentano per il bambino un punto di riferimento per acquisire sicurezza e conseguentemente nuove autonomie, per sperimentare le proprie conoscenze, per migliorare o acquisire capacità motorie e relazionali.

Quindi il rispetto della routine quotidiana, degli orari e delle abitudini del Nido non ha la sola funzione di insegnare le regole ed il vivere civile, ma ha anche la funzione molto importante di infondere nel bambino un senso di sicurezza dato dal conoscere quello che sta per accadere.

La giornata si struttura sulla consapevolezza della necessità d’alternanza tra momenti d’attività più intensi ed altri più calmi, tra situazioni più individualizzate ed altre di gruppo e sulla consapevolezza di riconoscere momenti ben definiti, quali:
- l’accoglienza, saluti e preparazione ad una nuova giornata;
- la merenda;
- il cambio e l’igiene personale;
- il sonno, momento particolare che richiede un contesto privilegiato rispettando i tempi, le esigenze, i ritmi fisiologici di ogni bambino e in cui si ricerca un contatto intenso, protettivo, empatico con il piccolo (attraverso coccole, carezze, ninnananne, fiabe o anche permettendogli di succhiare il ciuccio, il biberon, oppure assicurandosi che i piccoli siano in possesso del loro “oggetto transizionale”) in modo da tranquillizzarlo, rassicurarlo e facilitare quindi l’abbandono;
- le attività educative, caratterizzate dall’elemento ludico, in quanto nel bambino è il gioco che stimola la conoscenza e l’interesse verso il mondo esterno, sviluppa l’espressione, la creatività, educa all’autocontrollo, all’iniziativa ed alla comprensione delle prime regole di convivenza sociale;
- il pranzo, momento che il bambino vive in modo attivo e partecipe e mai come una forzatura, sarà compito dell’educatrice farlo sentire a suo agio, sollecitando la cooperazione del piccolo, sempre però in osservanza dei suoi tempi (un bambino aiutato ad entrare in una relazione positiva con il cibo sarà facilitato nel rapportarsi con il proprio corpo e con gli altri);
- il gioco libero;
- il commiato.

Nell’arco della giornata e della settimana vengono proposte ai/alle bambini/e le seguenti attività:
gioco libero, la massima espressione spontanea del/la bambino/a che sviluppa la ricerca di sé e la creatività favorendone la socializzazione fra bambini;
gioco euristico, in particolare attraverso “il cestino dei tesori” il bambino esplora e scopre oggetti d’uso comune incoraggiando la curiosità ed il senso di meraviglia, ed attraverso “le scatole sensoriali” il bambino attraverso scatole di forme, colori, materiali diversi stimola la capacità di osservazione, di manipolazione e la creatività;
giochi motori, i quali permettono la conoscenza graduale del proprio corpo sviluppando capacità motorie(saltare, andare indietro, stare in equilibrio, ecc.) ed aiutando il bambino a prendere coscienza della percezione degli elementi nello spazio;
giochi di comunicazione, i quali sostengono lo sviluppo del linguaggio e della conoscenza di persone, cose, ambienti;
i canti, che favoriscono lo sviluppo della socialità fra adulti e bambini e dei bambini tra loro;
giochi di manipolazione, attraverso l’uso di materiali plastici diversi e per mezzo di strumenti che servono per riempire, vuotare e travasare si sviluppa la sensibilità tattile, si apprende il concetto dentro-fuori, di quantità, di trasformazione della materia, i bambini manipolano per il gusto di farlo o perché hanno come scopo finale la creazione di un oggetto o, ancora, lavorano tutti insieme per la realizzazione di un progetto comune;
gioco simbolico, di cui fa parte la drammatizzazione ( il bambino riproduce personaggi della sua esperienza, della vita quotidiana, imita l’attività della mamma e del papà), i travestimenti (in cui si utilizzano foulard, vecchi vestiti, cappelli, carta crespa, ecc.) e il teatrino dei burattini;
giochi figurativi, cioè attività grafico-pittoriche in cui i materiali sono vari e permettono il raggiungimento di diversi obiettivi come l’utilizzazione del foglio, la discriminazione dei colori, i concetti di sopra e sotto, dentro e fuori, vicino e lontano, grande e piccolo e l’attivazione della funzione simbolica.

Durante l’attività i bambini saranno divisi in base all’età in modo da permettere alle educatrici di lavorare con gruppi con competenze diverse, favorendo in questo modo il massimo sviluppo per ciascuno, il raggiungimento della soddisfazione e della sicurezza in sé stessi e quindi la messa a disposizione di nuove capacità.

Per i piccoli in particolar vi sarà particolare cura da parte dell’educatrice ad adattare continuamente l’ambiente ai bisogni del bambino, instaurando un rapporto affettivo fatto di sguardi, di contatto fisico, che farà percepire al bambino quella rassicurazione e quell’incoraggiamento indispensabili per affrontare con serenità e fiducia l’esplorazione del nuovo ambiente.
Per i piccoli le attività si incentrano sulle routine, sulle cure personali, sull’esplorazione attraverso il movimento (gattonare, sollevarsi, sedersi, camminare, afferrare, lanciare) ed i sensi (manipolare, toccare, guardare, osservare, sentire, assaggiare, odorare) e sullo sviluppo del linguaggio a più livelli (gesti, versi, mimica del viso e del corpo).